domenica 9 novembre 2008

lunedì 4 agosto 2008

sabato 26 luglio 2008

domenica 20 luglio 2008

domenica 29 giugno 2008

martedì 24 giugno 2008

Ancora su questo nostro mondo....

Gli atomi sono composti da particelle e queste particelle non sono fatte di “un qualche materiale”.Quando le osserviamo, non vediamo mai nessuna sostanza, ma solo forme dinamiche che si trasformano incessantemente l’una nell’altra, in una continua danza di energia.La meccanica quantistica ha permesso di capire che queste particelle non sono granelli isolati di materia, ma distribuzioni di probabilità, interconnessioni in una inestricabile rete cosmica.
La teoria della relatività ha poi reso vive, per cosi dire, le particelle rivelandone il carattere intrinsecamente dinamico e facendo vedere che l’attività della materia è la vera essenza del suo essere!
Da “Il Tao della fisica” di F.Capra

domenica 1 giugno 2008

martedì 20 maggio 2008


Arguzie -Illuminazione

Un esempio di visione intuitiva spontanea è dato dalle arguzie.In quell’istante di distacco in cui si afferra la battuta di spirito si compie l’esperienza di un momento di “illuminazione”.E’ ben noto che questo momento deve giungere spontaneamente, che non si può provocarlo “spiegando” lo scherzo, cioè con l’analisi intellettuale.Solo con una visione intuitiva improvvisa che coglie il significato più profondo dell’arguzia possiamo provare l’esperienza della risata liberatoria che la battuta di spirito è intesa a produrre…
Da “il Tao della fisica” di F. Capra

domenica 11 maggio 2008

lunedì 28 aprile 2008

pensiero occidentale/misticismo orientale

Ogni individuo è suddiviso in base alle sue attività, capacità, sentimenti, opinioni, ecc., in un gran numero di compartimenti separati, impegnati in conflitti inestinguibili…Questa frammentazione interna dell’uomo rispecchia la sua concezione del mondo del mondo esterno, che è visto come se fosse costituito da parti separate che devono essere sfruttate da vari gruppi di interesse.Questa visione non unitaria è ulteriormente estesa alla società, che viene suddivisa in differenti nazioni, razze, gruppi religiosi e politici….Al contrario della concezione meccanicistica occidentale (si raffigura il mondo materiale come una moltitudine di oggetti differenti riuniti insieme in un’immensa macchina), la concezione orientale è di tipo “ organicistico”.Per il mistico orientale, tutte le cose e tutti gli eventi percepiti dai sensi, sono interconnessi e sono soltanto differenti aspetti della realtà ultima.La nostra tendenza a dividere il mondo circostante in cose singole è considerata un’illusione che deriva dalla propensione della nostra mente a misurare e a classificare….L’immagine orientale della divinità non è quella di un sovrano che dirige il mondo dall’alto, ma quella di un principio che controlla ogni cosa dall’interno.
Da “Il tao della fisica” di F.Capra

sabato 19 aprile 2008

Volontà cosciente e istinti involontari

La filosofia di Cartesio non fu solo importante per lo sviluppo della fisica classica, ma ebbe anche un’enorme influenza su tutto il modo di pensare occidentale fino ai giorni nostri.La famosa frase di Cartesio Cogito ergo sum ha portato l’uomo occidentale a identificarsi con la propria mente invece che con l’intero organismo.Come conseguenza della separazione cartesiana, l’uomo moderno è consapevole di se stesso, nella maggior parte dei casi, come in io isolato che vive “all’interno” del proprio corpo.La mente è stata divisa dal corpo e ha ricevuto il compito superfluo di controllarlo; ciò ha provocato la comparsa di un conflitto tra volontà cosciente e istinti involontari.
Da “Il Tao della Fisica” di F.Capra

mercoledì 16 aprile 2008

domenica 6 aprile 2008

Il rosso

Il primo esempio è quello del rosso che è il primo colore a essere aggiunto al bianco e al nero nell’evoluzione delle lingue ed è anche il colore più comunemente usato dagli uccelli e dai fiori.Il suo effetto sugli esseri umani è impressionante: nei casi di lesioni cerebrali, la percezione del rosso è l’ultima componente della visione cromatica a scomparire e la prima e essere ripristinata in caso di guarigione.
Tuttavia, l’effetto del rosso sugli esseri umani ha anche qualcosa di sconcertante.In natura, infatti, questo colore segnala anche il pericolo- come nel caso degli occhi di certe raganelle velenose- e perciò viene spesso usato anche dall’uomo come segnale di pericolo; allo stesso tempo, però, il rosso è impiegato nella cosmesi per aumentare l’attrazione sessuale…Il messaggio inviato dal rosso dipende dal contesto e, prima di trarre la giusta conclusione, dobbiamo raccogliere un maggior numero di informazioni.E’ proprio l’ambiguità della situazione, con la possibilità di produrre una risposta del tutto sbagliata, a causare quello stato di aumentata attenzione tanto spesso stimolato dal rosso..
Da “L’universo come opera d’arte”
Di John Barrow

lunedì 24 marzo 2008

Universo-1

Einstein formulò due importanti insiemi di equazioni:il primo comprende le cosiddette “equazioni di campo” che consentono di calcolare quale sia la geometria dello spazio e del tempo per qualunque particolare distribuzione della materia e dell’energia al loro interno.Del secondo fanno parte le cosiddette “equazioni del moto” che ci dicono come i corpi e i raggi di luce si muovono nello spazio curvo.E ciò che ci dicono è meravigliosamente semplice:i corpi si muovono in modo tale da compiere il percorso più rapido sulla superficie ondulata descritta dalle equazioni del campo.
Si tratta di qualcosa di simile al moto dell’acqua di un ruscello che scende serpeggiando dalla cima di una montagna verso il fiume nella pianura sottostante.L’immagine della materia che incurva lo spazio e dello spazio curvilineo che determina come si muovono la materia e la luce ha diversi aspetti sorprendenti.In primo luogo sottrae le geometrie non euclidee al dominio della matematica pura per portarle alla ribalta della scienza..Ciascuna soluzione delle equazioni di campo di Einstein descrive un intero universo:ciò che gli astronomi chiamano a volte uno “spazio-tempo”……
Da “da zero a infinito” di John D. Barrow

martedì 18 marzo 2008

sabato 15 marzo 2008

La forza d'animo

Il vuoto creato dal venir meno di un genitore o di una figura di attaccamento importante viene “riempito” dall’impegno, dall’arte, dal lavoro, dalla spinta verso nuove relazioni o realizzazioni o anche da un forte desiderio di controllo.Questo vuoto può anche essere il risultato di una perdita di altro tipo, come nel caso di Hawking, che riempì lo spazio lasciato dalla scomparsa traumatica di ogni forma di attività motoria, linguaggio compreso, con un’intensa attività mentale e con viaggi immaginari negli spazi dell’universo.Ciò che viene a crearsi in questi casi è una sorta di triangolo virtuoso ai cui vertici stanno (a)la perdita,(b) l’intenso stato emotivo che questa suscita,unito al bisogno di riscatto e (c) la mobilitazione di energie volte a riparare il senso di vuoto.Si cerca di restaurare quell’oggetto che, venendo meno, ha creato una carenza e ognuno ripara il danno con i mezzi di cui dispone.Creazione, impegno e ogni altro tipo di attività consentono di ricreare, a livello simbolico, l’oggetto perduto e di farlo rivivere sotto altra forma.Le energie emotive, mobilitate dalla perdita, vengono impiegate nella realizzazione di questo obiettivo.Il lutto, così come altri tipi di perdite, può dunque liberare energie che vengono poste al servizio del recupero, della ricostruzione e anche della creatività e dell’arte.
Da “La forza d’animo” di Anna Oliverio Ferraris

mercoledì 12 marzo 2008

sabato 8 marzo 2008

Regolarità e istinto

…”E’ del tutto plausibile che l’apprezzamento estetico sia sorto come sottoprodotto della selezione della capacità di riconoscere gli schemi visivi.Se consideriamo il riconoscimento di tali schemi come un tipo di gioco intrapreso contro una potenziale minaccia dell’ambiente, riusciamo a comprendere perché sia possibile prevedere che la nostra mente sia estremamente sensibile alla loro presenza.In questi esempi si vedono all’opera i nostri istinti per l’individuazione, la creazione e la classificazione delle forme visive.L’uso sistematico più diffuso dei motivi decorativi è anche il più semplice:la creazione di fregi lineari.Le alternative possibili non sono numerose come indurrebbero a credere i cataloghi di carta da parati..
da “L’universo come opera d’arte” d John Barrow

mercoledì 5 marzo 2008

domenica 2 marzo 2008

Il buco nero di Kerr

Normalmente si pensa al buco nero come ad un gigantesco aspirapolvere cosmico che ingoia tutto e subito ma che restituisce poi in fotoni la propria energia con lentezza ed avarizia esasperanti.Questa immagine si applica più che altro alla soluzione trovata da Schwarzshild nel 1917.
Una soluzione più generale è stata trovata da Roy Kerr nel 1963 e rappresenta quello che si potrebbe definire un buco nero rotante:Il buco di Kerr non è parassitico come quello di Schwarzschild e da esso si può ancora estrarre energia meccanica secondo un procedimento ideale inventato nel 1971 da Penrose.Il metodo prevede il lancio di un corpo di prova in una regione appiattita che circonda il buco, detta ergosfera:Scegliendo opportunamente il tempo e il luogo, sarebbe possibile, spezzando in due il corpo di prova, farne assorbire un frammento dal buco di Kerr e far riemergere il rimanente frammento con un’energia maggiore di quella inentrata, il tutto a spese del buco nero, che rallenterebbe la sua rotazioneContinuando il processo si finirebbe per ridurre il buco di Kerr ad un buco di Scharzschild dopo averne estratto tutta l’energia di rotazione.
Da “Infinito” di Tullio Regge

venerdì 29 febbraio 2008

Fisica e filosofia

Noi sappiamo che le forze di gravità sono prodotte dalle masse.Se perciò la gravitazione è connessa con delle proprietà dello spazio, queste proprietà dello spazio devono essere prodotte o influenzate dalle masse.Le forze centrifughe in un sistema ruotante devono essere prodotte dalla rotazione (relativa al sistema) di masse forse molto distanti.Per eseguire il programma tracciato in queste poche proposizioni Einstein dovette collegare le idee fisiche in esse implicite con lo schema matematico di geometria generale sviluppato da Riemann.Poichè le proprietà dello spazio sembravano mutare continuamente con i campi gravitazionali, la sua geometria doveva venir paragonata alla geometria delle superifici curve, dove la linea retta della geometria di Euclide deve essere sostituita dalla linea geodetica, la linea della distanza più breve, e dove la curvatura cambia continuamente…La geometria discussa nella teoria della relatività generale non si riferiva soltanto allo spazio tridimensionale ma al molteplice quadrimensionale costituito di spazio e di tempo…
Da “Fisica e filosofia” di Werner Heiseinberg

domenica 24 febbraio 2008

Le cose dell'amore

Freud credeva che la fantasia fosse opposta alla realtà e la oscurasse, e che l’immaginazione, che arricchisce la realtà e non di rado la inventa, fosse nemica della percezione che invece la riproduce fedelmente.
Ma dopo Freud, la fenomenologia ci ha fatto constatare che l’immaginazione e la fantasia, di cui l’idealizzazione amorosa è una figura, influenzano la nostra percezione della realtà, per cui ciascuno vede le cose a modo suo affacciandosi dalla finestra del proprio castello di sabbia preferito.E questo perché la percezione della realtà non è qualcosa di passivo, ma una costruzione attiva, dove l’immaginazione, la fantasia, il desiderio intervengono a trasfigurare i dati di realtà, affinché questi possano assumere un senso per noi.Da questo punto di vista l’oggettività è un ideale impossibile, è il desiderio di pervenire a una sicurezza che non sarà mai raggiunta.Forse anche nelle vicende dell’amore vale il principio formulato dal fisico Werner Heseinberg secondo cui le condizioni in cui si attua un’osservazione modificano l’osservato.Infatti quel che si scopre di un’altra persona dipende in gran parte da chi noi siamo e da come l’avviciniamo.

Da “Le cose dell’amore” di Umberto Galimberti

domenica 17 febbraio 2008

Felicità

Che cos’è la felicità? In ‘sì’ alla vita che ci scaturisce spontaneo da dentro, a volte quando meno ce lo aspettiamo.
Un ‘sì’ a quello che siamo, o meglio a quello che sentiamo di essere.
Chi è contento ha già avuto il premio più grande e non sente la mancanza di nulla; chi non è felice- per quanto sia saggio, bello, sano, ricco, forte e santo – è un miserabile, privo della cosa più importante.Il piacere è una cosa stupenda e desiderabile quando siamo capaci di metterlo al servizio della felicità, non lo è quando la intorbida o la compromette.Il limite negativo del piacere non è il dolore e neppure la morte, ma la felicità: quando cominciamo a perderla per un godimento determinato, è certo che stiamo godendo di qualcosa che non ci conviene.Il fatto è che la felicità è un’esperienza che abbraccia piacere e dolore, vita e morte; in definitiva è l’accettare il piacere e il dolore, la vita e la morte.
Da “Etica per un figlio” di Fernando Savater

sabato 16 febbraio 2008

Schwarzshild e i buchi neri

Nel 1916, mentre si trovava a dover calcolare gli alzi dei cannoni sul fronte russo, l’astronomo tedesco Karl Schwarzshild,si mise a studiare la neonata relatività generale.
Incredibilmente, Schwarzshild fu in grado di utilizzare la teoria per determinare esattamente la curvatura dello spaziotempo in prossimità di una stella perfettamente sferica….La soluzione di Schwarzshild mostrava una conseguenza sorprendente della relatività generale.Se la massa di una stella è concentrata in una regione abbastanza piccola, la distorsione spaziotemporale che ne consegue è così pronunciata che tutto ciò che capita nei dintorni della stella – luce inclusa – non riesce a sfuggire alla sua morsa gravitazionale.
Anni dopo Wheeler battezzò quelle stelle ‘buchi neri’: ‘buchi’ perché tutto ciò che vi si avvicina vi cade dentro, ‘neri’ perché non emettono luce…
Schwarzshild morì pochi mesi dopo aver trovato la sua soluzione, a soli quarantadue anni, a causa di una malattia della pelle contratta al fronte.Il suo incontro con la teoria della gravitazione di Enstein, tragicamente breve, ci ha svelato uno dei più sorprendenti e misteriosi fenomeni del mondo naturale.
Da ‘l’universo elegante’ di Brian Greene

domenica 10 febbraio 2008

Etica

Quando trattiamo gli altri come oggetti, riceviamo in cambio altri oggetti.Se li strizziamo ne escono soldi …Ma in questo modo non ci regaleranno mai quella dolcezza che solo gli esseri umani sanno dare.Così non avremo né amicizia né rispetto né tantomeno amore.Nessuna cosa ..può offrirci quell’amicizia, quel rispetto, quell’amore: insomma, quella relazione fondamentale di complicità che si stabilisce solo tra uguali e che quindi ci può venire solo da altri uomini, a patto che li trattiamo come tali…
Da “Etica per un figlio” di Fernando Savater

domenica 3 febbraio 2008

intelligenza emotiva

..Un software può verificare la correttezza grammaticale di ciò che sto scrivendo ma non può controllarne l’efficacia emotiva, la passione e la capacità di coinvolgere del testo che sto scrivendo, né l’impatto che esso avrà sui lettori. Altro elemento essenziale nella comunicazione efficace che fa capo a capacità della sfera emotiva è l’abilità di valutare le reazioni del pubblico e di adeguare la presentazione del messaggio in modo da ottenere un impatto emotivo significativo.Le tesi più potenti e persuasive, oltre che alla mente, parlano al cuore.Questo preciso coordinamento di pensiero e sentimento è reso possibile da una struttura cerebrale che equivale a una sorta di autostrada, un fascio di neuroni che collega il lobo prefrontale –il centro cerebrale deputato all’attività decisionale-a un’area sita in profondità nel cervello, contenente i centri cerebrali dell’emozione…Perciò, lo spartiacque fra le competenze puramente cognitive e quelle dipendenti anche dall’intelligenza emotiva riflette una divisione parallela esistente nel cervello umano.
Da “ Lavorare con intelligenza emotiva” di Daniel Goleman

venerdì 1 febbraio 2008

Materia oscura

Il 2008 segna l’inizio di una nuova era per la fisica, con l’inaugurazione del Large Hadron Collider (LHC) al Cern di Ginevra.Ma c’è un altro rivoluzionario esperimento che sta per diventare operativo:il Gamma-ray Large Area Space Telescope (Glast).
Frutto di una collaborazione internazionale in cui l’Italia ha un ruolo di primo piano attraverso l’INFN e l’Asi, Glast osserverà un intervallo quasi inesplorato di energie dei raggi gamma e sarà in grado di misurare con estrema precisionei tempi di arrivo degli impulsi gamma.In questo modoGlast potrà verificare le diverse teorie prposte per estendere il modello standard della fisica delle particelle.
Insieme, Lhc e Glast potrebbero riuscire a identificare i costituenti della materia oscura, che rappresenta la maggior parte del contenuto di materia dell’universo.

Da “le scienze” febbraio 2008

domenica 27 gennaio 2008

venerdì 25 gennaio 2008

Ricette per la felicità

Ricetta n1 –Martin Seligman-Psicologo dell’università della Pennysylvania
Trarre piacere dalle cose della vita
“Cercate di trarre piacere dalle cose della vita.Siate più coinvolti nelle vostre attività e individuate la strada migliore per un’esistenza più ricca di significato.Fate cinque buone azioni alla settimana.Oppure scrivete ogni giorno tre cose per le quali siete grati alla vita…..”

Ricetta n2-Rita Levi Montalcini-Premio Nobel per la medicina
Avere coraggio anche nei momenti difficili
“Per me significa avere il coraggio di affrontare anche i momenti difficili, scabrosi.Proprio perché un adulto può essere sereno, non felice, penso che la serenità sia la capacità dell’Homo sapiens di fronteggiare qualunque evenienza.Io sono stata serena anche nei momenti delle persecuzioni, perché non davo peso a chi mi perseguitava, li consideravo non degni del mio interesse..”

Ricetta n3-Bruno Dallapiccola-genetista
Non mollare mai
“Non mollate mai nelle cose che state facendo.Siate impegnat, sempre.Fate bene con determinazione quello che vi sentite di fare, scegliete un mestriere che piace e appaga.Solo così, quando si è fatto tutto quello che si doveva, ci si può sentire bene e dormire sereni..”

Ricetta n5-Daniel Kahneman-premio Nobel per l’economia
Sapersi adattare alle circostanze
“Sappiatevi adattare alle circostanze, di qualunque tipo esse siano, buone o cattive.
La gente viene colpita dalla capacità di essere felice di un paraplegico.Ma il fatto è che questi non è paraplegico a tempo pieno.Fa altre cose, si diverte con gli amici, mangia,legge, ha tanti interessi..”

Ricetta n6 –Sonya Lyubomirsky-Psicologa dell’università della California
“gratitudine” è la parola chiave
“Scrivere il diario della gratitudine in cui segnare le cose per le quali siete grati alla vostra esistenza e alle persone che vi circondano.Se vi prendete del tempo per segnare una volta la settimana tutto ciò, aumenterete in modo significativo il senso di soddisfazione della vostra vita.Questi esercizi di gratitudine fanno ancora di più:migliorano la salute e fanno crescere il livello di energia, nei pazienti con problemi neuromuscolari alleviano addirittura il dolore….”

giovedì 24 gennaio 2008

lunedì 21 gennaio 2008

Emozionarsi

Immaginate di trovarvi in riva al mare, seduti su uno scoglio, su una spiagetta silenziosa.Il tramonto si avvicina, il mare è calmo, l’acqua quasi ferma.Nel silenzio si può tuttavia percepire il suono lieve e ricorrente dell’acqua che lambisce ritmicamente la base dello scoglio.Una brezza leggera vi porta l’odore salmastro dell’acqua, la temperatura è ideale, all’orizzonte il colore del cielo sta virando verso l’arancione…
Ora provate a tuffarvi con la mente in un ambiente molto diverso.State camminando in una nuova città, è ormai sera e siete soli in un anonimo quartiere di uffici.I portoni sono chiusi, le grandi vetrate a specchio vi impediscono di vedere se ci sia una qualche vita dentro gli edifici che fiancheggiano la strada,Non c’è nemmeno un bar aperto e si può sentire soltanto il rumore dei vostri passi.I lampioni non sono ancora accesi, una macchina passa lontano facendo stridere le ryote.All’improvviso sul marciapiede di fronte una figura maschile:l’uomo vi fissa d’altra parte e voi vi chiedete cosa voglia.Ora sta attraversando la strada con decisione e punta verso di voi:intravedete i suoi lineamenti, non molto rassicuranti.Accelerate il passo con fare indifferente ma l’uomo accelera, sembra proprio seguirvi…
Anche se state soltanto leggendo questee due diverse descrizioni, potrete probabilmente notare una differenza nelle reazioni del corpo.Nel primo caso avrete provato una sensazione piacevole e rilassante, nel secondo caso i vostri muscoli erano tesi.La vostra mente, influenzata dalla situazione
In cui vi eravate immedesimati, ha inviato al corpo messaggi appropriati, rispettivamente di calma o di tensione:la mente, infatti, fa sì che il cervello da cui dipende influenzi le due diverse “branche” di cui è composto il sistema autonomo o vegetativo.
Il sistema “autonomo” è diverso da quello “volontario” (che ci permette di dar luogo ai movimenti o di concentrarci su un particolare problema):esso è in gran parte indipendente dalla nostra volontà-da cui il nome-e,attraverso alcuni suoi nuclei situati all’interno dell’encelafo, produce una serie di reazioni automatiche del corpo: il “sistema simpatico”, una delle branche del sistema vegetativo, fa sì che il cuore acceleri il ritmo, che la pressione arteriosa salga, che le pupille si dilatino.Il “sistema parasimpatico”, invece, produce un rallentamento del ritmo cardiaco, in seguito al quale la pressione arteriosa decresce, le pupille si restringono…La mente, attraverso le sue emozioni, può quindi influenzare il corpo.Dopo una giornata stressante vi autocurate con un bagno o una doccia calda:i muscoli, contratti per la tensione nervosa, si rilassano, una sensazione di benessere invade il votro corpo.Ora anche la mente sta meglio, è più distesa: è stata la mente a far sì che il corpo fosse teso ed è stato il corpo a distendere la mente.Ma allora le emozioni hanno un ruolo prioritario?Il corpo può ingannare totalmente la mente e indurla a emozionarsi?

da "la mente" di Alberto Oliverio

sabato 19 gennaio 2008

biologia e fisica

La biologia è lo studio di cose complicate che danno l’impressione di essere progettati n vista di un fine.La fisica è lo studio di cose semplici che non ci inducono nella tentazione di invocare un disegno deliberato.A tutta prima oggetti costruiti dall’uomo come computer e automobili sembrerebbero costruire delle eccezioni.Essi sono complicati e chiaramente costruiti in vista di uno scopo, eppure non sono vivi e sono fatti di metallo e plastica anziché di carne e ossa.In questo libro li tratterò decisamente come oggetti biologici.La risposta del lettore a questa presa di posizione potrebbe consistere nel chiedere:”Sì, ma sono realmente oggetti biologici?”..Non dobbiamo prendere troppo sul serio il problema se automobili e computer siano “realmente” oggetti biologici.Il punto è che, se qualcosa di complessità paragonabile venisse trovato su un pianeta, non avremmo alcuna esitazione nel concludere che su di esso esiste la vita, o che vi è esistita un tempo..Ho detto che la fisica è lo studio di cose semplici e a tutta prima anche quest’affermazione può sembrare strana.La fisica sembra un argomento complicato perché le idee della fisica sono per noi difficili da capire.Il nostro cervello è stato progettato per capire un mondo di oggetti di media grandezza che si muovono nelle tre dimensioni a velocità moderate.Noi siamo mentalmente male equipaggiati per capire oggetti molto piccoli e molto grandi, cose la cui durata si misura in picosecondi o in giga-anni;particelle che non hanno una posizione; forze e campi che non possiamo toccare o vedere.Noi pensiamo che la fisica sia complicata perché per noi è difficile da capire, e perché i libri di fisica sono pieni di complesse formule matematiche.Ma gli oggetti studiati dai fisici sono ancora oggetti fondamentalmente semplice.essi sono nuvole di gas o minuscole particelle, o masse di materia uniforme come i cristalli, in cui strutture atomiche si ripetono senza fine..Il comportamento di oggetti fisici, non biologici, è così semplice che possiamo usare, per descriverlo, il linguaggio matematico esistente ed è appunto per questa ragione per cui i libri di fisica sono pieni di matematica…Gli oggetti e i fenomeni descritti da un libro di fisica sono più semplici di una singola cellula del corpo del suo autore!..
Da “L’orologiaio cieco” di Richard Dawkins

lunedì 14 gennaio 2008

il senso comune di Reid

Reid (filosofo scozzese nato nel KinKardine nel 1710)chiedeva spesso ai suoi allievi di affidarsi all’istinto quando affrontavano il tema della verità:..Ciascuno di noi può anche andare contro le proprie intuizioni, ammetteva, ma ciò gli provoca un turbamento psicologico…purtroppo, opinioni che in un caso vengono giudicate “di senso comune” possono non essere considerate tali in un altro…Reid dava inoltre per scontato che due ideee dettate dal senso comune non entrassero mai in conflitto tra loro, ma le cose non sono mai così semplici..Nel frattempo, l’umanità ha fatto grandi passi avanti abbracciando idee che sono come mosche al naso per il nostro istinto naturale, come la teoria dei quanti o la nozione che la terra sferica e non piatta..Mentre il senso comune sembra abbastanza efficace quando si tratta dell’autoconservazione,non è altrettanto affidabile nell’ambito delle più astruse materie di fatto.Per esempio il fisico Erwin Schrodinger (1887-1961) immaginò una scatola contenente un gatto e un meccanismo che rilasciasse gas cianuro controllato dal decadimento di un atomo radioattivo.secondo la teoria dei quanti, il fatto che l’atomo decada e lasci sprigionare il veleno è del tutto casuale e non può essere previsto.Questo evento è indeterminato finchè non apriamo effettivamente la scatola e non esaminiamo il meccanismo.Ciò significa, quindi,che finchè non interveniamo lo sfortunato felino non è né vivo né morto, ma nella condizione indeterminata di vita/morte.Oggi un’idea del genere è difficile da accettare, ma per i nostri discendenti potrà forse non risultare più sconvolgente del fatto che la terra è sferica.
Da “Zenone e la tartaruga” di Nicholas Fearn

domenica 13 gennaio 2008

la teoria dei quanti

La teoria dei quanti è in primo luogo una branca della fisica con applicazioni eminentemente pratiche.Dobbiamo alla teoria dei quanti il laser, il microscopio elettronico, il transistor, i superconduttori e l’energia nucleare.In un sol colpo essa spiega i legami chimici, la struttura dell’atomo e del nucleo atomico, la conduzione dell’elettricità, le proprietà meccaniche e termiche dei solidi, i meccanismi del collassamento stellare e innumerevoli altri importanti fenomeni fisici.La teoria dei quanti oggi permea la ricerca scientifica in quasi tutti i campi, per quanto riguarda almeno le scienze fisiche; …Oggi la si applica normalmente in ingegneria.Insomma la teoria dei quanti è, nelle sue applicazioni ordinarie, materia quanto mai normale comprovata in moltissimi modi: si va dalle radioline a transistor a complessi esperimenti scientifici…Il fattore quantico rompe la catena delle catena delle cause: e fa sì che si diano effetti privi di causa…esistono molti altri sistemi, oltre a quello dell’atomo, quali il tempo atmosferico e la borsa, che sono pure imprevedibili: ciò però dipende solo dalla nostra ignoranza….Al centro della questione sta un interrogativo: l’atomo è una cosa o è solo un’astrazione immaginaria?se l’atomo esiste realmente occorre che abbia una posizione e un movimento specifici.La teoria dei quanti lo nega: è possibile conoscere l’una o l’altra, mai entrambi.
da "Dio e la nuova fisica " di Paul Davies

venerdì 11 gennaio 2008

l'uomo e le macchine

“Non sarà mai possibile che un calcolatore “voglia” fare qualcosa, poiché è stato programmato da qualcun altro solo se potesse programmarsi da solo a partire da zero, un’assurdità, avrebbe un suo senso di desiderio.”L’ argomentazione è di Arthur Samuel, il programmatore di un gioco di dama, ma se questa è la ragione per cui i calcolatori non hanno una volontà propria, cosa dire degli uomini? .Lo stesso criterio implicherebbe quanto segue:
“A meno che una persona non programmi se stessa e scelga i propri desideri (ed anche scelga di scegliere i propri desideri, ecc) non si può dire che abbia una sua volontà autonoma.
Questo ci costringe a fermarci un momento a riflettere da dove provenga l’idea di avere una volontà.Chi non appartiene al “partito dell’anima”, probabilmente dirà che proviene dal cervello, un elemento di hardware che non è stato progettato né scelto dalla persona che ne è dotata.Eppure ciò non diminuisce la sensazione umana di desiderare alcune cose e non altre.Non siamo un oggetto “autoprogrammato”, eppure abbiamo la percezione dei desideri, e ciò proviene dal substrato fisico della nostra mente.In modo analogo le macchine potranno un giorno avere desideri senza bisogno che ci sia un programma magico che compare spontaneamente dalla memoria dal nulla.Esse avranno desideri pressappoco per la stessa ragione per cui li abbiamo noi, come conseguenza di un’organizzazione e di una struttura a molti livelli di hardware e di software.Morale:l’argomento di Samuel nonostante tutto non dice alcunché sulle differenze tra uomini e macchine.(E, in realtà, la volontà sarà meccanizzata)” da “Godel,Esher,Bach” di Hofsadter

Io non riesco ad accettare queste conclusioni!

giovedì 10 gennaio 2008

Il sé

Cosa siamo noi?Ciascuno di noi, ha profondamente sepolto in fondo alla sua coscienza, un forte senso dell’identità personale.
Crescendo e cambiando, cambiano anche le nostre opinioni e i nostri gusti; muta la concezione che abbiamo del mondo e nuove emozioni si affacciano.
Eppure mai una volta, in tutto questo mutare, dubitiamo di essere sempre la stessa persona.
Siamo “noi” che proviamo queste mutevoli esperienze.
Le esperienze accadono a “noi”.
Ma cos’è questo “noi” che sperimenta il mondo?..Per noi, gli altri sono essenzialmente corpi umani o, in misura minore, personalità psicologiche.Ben diverso è il modo in cui consideriamo noi stessi.
…diciamo “il mio corpo” così come diciamo “la mia casa”.Invece non diciamo la “mia mente”..La mia mente non è qualcosa che mi ospita: è “me”….
E’ evidente la difficoltà in cui incappa chi crede nella sopravvivenza dell’anima dopo la morte.Se l’anima deve rifarsi al cervello per archiviare e poi recuperare i ricordi, non si capisce come l’anima possa ricordare alcunchè dopo la morte del corpo.
E se non ricordasse nulla, che diritto avremmo di attribuirle un’ identità personale?
O dobbiamo supporre che l’anima disponga di un sistema mnemonico tutto suo, non materiale e di riserva rispetto all’altro convenzionale, che funziona parallelamente al cervello ma che è anche dotato di un’autonomia totale?
da "Dio e la nuova fisica" di Paul Davies

domenica 6 gennaio 2008

venerdì 4 gennaio 2008

consapevolezza

la conoscenza dei nostri sistemi cognitivi è un passo fondamentale per esercitare un controllo sui sistemi cognitivi a bassa consapevolezza, ad esempio sul linguaggio e sulla comunicazione, come indica la programmazione neurolinguistica (NLP).
L'approccio NLP parte dall'osservazione che molti messaggi linguistici sono imprecisi, in gran parte perchè l'autore del messaggio presume che il destinatario sia in grado di decodificare pienamente quanto egli ha intenzione di comunicare o quanto dovrebbe essere evidente nel messaggio....
da "La mente" di Alberto Oliverio

mercoledì 2 gennaio 2008

caos

Philip Holmes-matematico:"Le orbite complicate, aperiodiche, attrattive di certi sistemi dinamici"
Hao BaiLin-fisico:"Una sorta di ordine senza periodicità,Un campo di ricerca in rapida espansione a cui matematici,fisici, specialisti di idrodinamica, ecologi e molti altri hanno dato contributi importanti.Una classe recentemente riconosciuta e onnipresente di fenomeni naturali"
Bruce Stewart-fisico teorico:"Il comportamento irregolare, non predicibile, di sisyemi dinamici non deterministici non lineari"
Il caos era l'insieme di idee che persuadevano tutti questi scienziati di essere partecipi di un'impresa comune.Fisici o biologi o matematici, credevano che sistemi semplici, deterministici, potessero generare complessità; che sistemi troppo complessi per la matematica tradizionale potessero nondimeno ancora obbedire a leggi semplici; e che, quale che fosse il loro campo di attività particolare, il loro compito fosse quello di comprendere la complessità stessa.
da "Caos" di James Gleick

martedì 1 gennaio 2008


Percezione e rappresentazione artistica sono simili, si servono degli stessi principi di organizzazione cerebrale, dipendono da un complesso processo di costruzione mentale, tutt'altro che immediato!
Pochi tratti, ad esempio, suggeriscono e comunicano messaggi che dipendono dal lavoro di completamento effettuato dalla mente, come ad esempio avviene per quelle figure ambigue, utilizzate da Esher o da Dalì, che richiedono interpretazioni  dipendenti dal contesto....I rapporti tra colori, sulla base delle proprietà fisiche dell'occhio, generano effetti di profondità: ad esempio, un oggetto rosso risulta più vicino di uno blu in quanto le radiazioni rosse (lunghezza d'onda superiore) vengono rifratte di meno rispetto quelle blu (lunghezza d'onda inferiore)...
da "La mente" di Alberto Oliverio