giovedì 10 gennaio 2008

Il sé

Cosa siamo noi?Ciascuno di noi, ha profondamente sepolto in fondo alla sua coscienza, un forte senso dell’identità personale.
Crescendo e cambiando, cambiano anche le nostre opinioni e i nostri gusti; muta la concezione che abbiamo del mondo e nuove emozioni si affacciano.
Eppure mai una volta, in tutto questo mutare, dubitiamo di essere sempre la stessa persona.
Siamo “noi” che proviamo queste mutevoli esperienze.
Le esperienze accadono a “noi”.
Ma cos’è questo “noi” che sperimenta il mondo?..Per noi, gli altri sono essenzialmente corpi umani o, in misura minore, personalità psicologiche.Ben diverso è il modo in cui consideriamo noi stessi.
…diciamo “il mio corpo” così come diciamo “la mia casa”.Invece non diciamo la “mia mente”..La mia mente non è qualcosa che mi ospita: è “me”….
E’ evidente la difficoltà in cui incappa chi crede nella sopravvivenza dell’anima dopo la morte.Se l’anima deve rifarsi al cervello per archiviare e poi recuperare i ricordi, non si capisce come l’anima possa ricordare alcunchè dopo la morte del corpo.
E se non ricordasse nulla, che diritto avremmo di attribuirle un’ identità personale?
O dobbiamo supporre che l’anima disponga di un sistema mnemonico tutto suo, non materiale e di riserva rispetto all’altro convenzionale, che funziona parallelamente al cervello ma che è anche dotato di un’autonomia totale?
da "Dio e la nuova fisica" di Paul Davies

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