lunedì 21 gennaio 2008

Emozionarsi

Immaginate di trovarvi in riva al mare, seduti su uno scoglio, su una spiagetta silenziosa.Il tramonto si avvicina, il mare è calmo, l’acqua quasi ferma.Nel silenzio si può tuttavia percepire il suono lieve e ricorrente dell’acqua che lambisce ritmicamente la base dello scoglio.Una brezza leggera vi porta l’odore salmastro dell’acqua, la temperatura è ideale, all’orizzonte il colore del cielo sta virando verso l’arancione…
Ora provate a tuffarvi con la mente in un ambiente molto diverso.State camminando in una nuova città, è ormai sera e siete soli in un anonimo quartiere di uffici.I portoni sono chiusi, le grandi vetrate a specchio vi impediscono di vedere se ci sia una qualche vita dentro gli edifici che fiancheggiano la strada,Non c’è nemmeno un bar aperto e si può sentire soltanto il rumore dei vostri passi.I lampioni non sono ancora accesi, una macchina passa lontano facendo stridere le ryote.All’improvviso sul marciapiede di fronte una figura maschile:l’uomo vi fissa d’altra parte e voi vi chiedete cosa voglia.Ora sta attraversando la strada con decisione e punta verso di voi:intravedete i suoi lineamenti, non molto rassicuranti.Accelerate il passo con fare indifferente ma l’uomo accelera, sembra proprio seguirvi…
Anche se state soltanto leggendo questee due diverse descrizioni, potrete probabilmente notare una differenza nelle reazioni del corpo.Nel primo caso avrete provato una sensazione piacevole e rilassante, nel secondo caso i vostri muscoli erano tesi.La vostra mente, influenzata dalla situazione
In cui vi eravate immedesimati, ha inviato al corpo messaggi appropriati, rispettivamente di calma o di tensione:la mente, infatti, fa sì che il cervello da cui dipende influenzi le due diverse “branche” di cui è composto il sistema autonomo o vegetativo.
Il sistema “autonomo” è diverso da quello “volontario” (che ci permette di dar luogo ai movimenti o di concentrarci su un particolare problema):esso è in gran parte indipendente dalla nostra volontà-da cui il nome-e,attraverso alcuni suoi nuclei situati all’interno dell’encelafo, produce una serie di reazioni automatiche del corpo: il “sistema simpatico”, una delle branche del sistema vegetativo, fa sì che il cuore acceleri il ritmo, che la pressione arteriosa salga, che le pupille si dilatino.Il “sistema parasimpatico”, invece, produce un rallentamento del ritmo cardiaco, in seguito al quale la pressione arteriosa decresce, le pupille si restringono…La mente, attraverso le sue emozioni, può quindi influenzare il corpo.Dopo una giornata stressante vi autocurate con un bagno o una doccia calda:i muscoli, contratti per la tensione nervosa, si rilassano, una sensazione di benessere invade il votro corpo.Ora anche la mente sta meglio, è più distesa: è stata la mente a far sì che il corpo fosse teso ed è stato il corpo a distendere la mente.Ma allora le emozioni hanno un ruolo prioritario?Il corpo può ingannare totalmente la mente e indurla a emozionarsi?

da "la mente" di Alberto Oliverio

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