sabato 8 marzo 2008

Regolarità e istinto

…”E’ del tutto plausibile che l’apprezzamento estetico sia sorto come sottoprodotto della selezione della capacità di riconoscere gli schemi visivi.Se consideriamo il riconoscimento di tali schemi come un tipo di gioco intrapreso contro una potenziale minaccia dell’ambiente, riusciamo a comprendere perché sia possibile prevedere che la nostra mente sia estremamente sensibile alla loro presenza.In questi esempi si vedono all’opera i nostri istinti per l’individuazione, la creazione e la classificazione delle forme visive.L’uso sistematico più diffuso dei motivi decorativi è anche il più semplice:la creazione di fregi lineari.Le alternative possibili non sono numerose come indurrebbero a credere i cataloghi di carta da parati..
da “L’universo come opera d’arte” d John Barrow

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