sabato 16 febbraio 2008

Schwarzshild e i buchi neri

Nel 1916, mentre si trovava a dover calcolare gli alzi dei cannoni sul fronte russo, l’astronomo tedesco Karl Schwarzshild,si mise a studiare la neonata relatività generale.
Incredibilmente, Schwarzshild fu in grado di utilizzare la teoria per determinare esattamente la curvatura dello spaziotempo in prossimità di una stella perfettamente sferica….La soluzione di Schwarzshild mostrava una conseguenza sorprendente della relatività generale.Se la massa di una stella è concentrata in una regione abbastanza piccola, la distorsione spaziotemporale che ne consegue è così pronunciata che tutto ciò che capita nei dintorni della stella – luce inclusa – non riesce a sfuggire alla sua morsa gravitazionale.
Anni dopo Wheeler battezzò quelle stelle ‘buchi neri’: ‘buchi’ perché tutto ciò che vi si avvicina vi cade dentro, ‘neri’ perché non emettono luce…
Schwarzshild morì pochi mesi dopo aver trovato la sua soluzione, a soli quarantadue anni, a causa di una malattia della pelle contratta al fronte.Il suo incontro con la teoria della gravitazione di Enstein, tragicamente breve, ci ha svelato uno dei più sorprendenti e misteriosi fenomeni del mondo naturale.
Da ‘l’universo elegante’ di Brian Greene

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