lunedì 28 aprile 2008

pensiero occidentale/misticismo orientale

Ogni individuo è suddiviso in base alle sue attività, capacità, sentimenti, opinioni, ecc., in un gran numero di compartimenti separati, impegnati in conflitti inestinguibili…Questa frammentazione interna dell’uomo rispecchia la sua concezione del mondo del mondo esterno, che è visto come se fosse costituito da parti separate che devono essere sfruttate da vari gruppi di interesse.Questa visione non unitaria è ulteriormente estesa alla società, che viene suddivisa in differenti nazioni, razze, gruppi religiosi e politici….Al contrario della concezione meccanicistica occidentale (si raffigura il mondo materiale come una moltitudine di oggetti differenti riuniti insieme in un’immensa macchina), la concezione orientale è di tipo “ organicistico”.Per il mistico orientale, tutte le cose e tutti gli eventi percepiti dai sensi, sono interconnessi e sono soltanto differenti aspetti della realtà ultima.La nostra tendenza a dividere il mondo circostante in cose singole è considerata un’illusione che deriva dalla propensione della nostra mente a misurare e a classificare….L’immagine orientale della divinità non è quella di un sovrano che dirige il mondo dall’alto, ma quella di un principio che controlla ogni cosa dall’interno.
Da “Il tao della fisica” di F.Capra

sabato 19 aprile 2008

Volontà cosciente e istinti involontari

La filosofia di Cartesio non fu solo importante per lo sviluppo della fisica classica, ma ebbe anche un’enorme influenza su tutto il modo di pensare occidentale fino ai giorni nostri.La famosa frase di Cartesio Cogito ergo sum ha portato l’uomo occidentale a identificarsi con la propria mente invece che con l’intero organismo.Come conseguenza della separazione cartesiana, l’uomo moderno è consapevole di se stesso, nella maggior parte dei casi, come in io isolato che vive “all’interno” del proprio corpo.La mente è stata divisa dal corpo e ha ricevuto il compito superfluo di controllarlo; ciò ha provocato la comparsa di un conflitto tra volontà cosciente e istinti involontari.
Da “Il Tao della Fisica” di F.Capra

mercoledì 16 aprile 2008

domenica 6 aprile 2008

Il rosso

Il primo esempio è quello del rosso che è il primo colore a essere aggiunto al bianco e al nero nell’evoluzione delle lingue ed è anche il colore più comunemente usato dagli uccelli e dai fiori.Il suo effetto sugli esseri umani è impressionante: nei casi di lesioni cerebrali, la percezione del rosso è l’ultima componente della visione cromatica a scomparire e la prima e essere ripristinata in caso di guarigione.
Tuttavia, l’effetto del rosso sugli esseri umani ha anche qualcosa di sconcertante.In natura, infatti, questo colore segnala anche il pericolo- come nel caso degli occhi di certe raganelle velenose- e perciò viene spesso usato anche dall’uomo come segnale di pericolo; allo stesso tempo, però, il rosso è impiegato nella cosmesi per aumentare l’attrazione sessuale…Il messaggio inviato dal rosso dipende dal contesto e, prima di trarre la giusta conclusione, dobbiamo raccogliere un maggior numero di informazioni.E’ proprio l’ambiguità della situazione, con la possibilità di produrre una risposta del tutto sbagliata, a causare quello stato di aumentata attenzione tanto spesso stimolato dal rosso..
Da “L’universo come opera d’arte”
Di John Barrow